Recensione “Lo Spettro” – Jo Nesbo

Autore : Jo Nesbo
Casa Editrice : Einaudi

“Una nuova droga sintetica. Rispetto all’eroina comune ha un minore effetto inibitorio sulla respirazione e quindi, anche se distrugge vite umane, provoca meno casi di overdose. Da immediatamente assuefazione, e tutti quelli che la provano ne vogliono ancora. Ma è talmente cara che i più poveri non se la possono permettere”

Harry Hole, il detective tormentato dalla sua estrema lotta contro il male ed il crimine. E’ lui nella noir Oslo dove l’autore ambienta questo capolavoro pieno di atrocità.
Con l’immancabile sigaretta sulle labbra, nel bianco del giorno e nel grigio della sera, in un crescendo di azioni mozzafiato, cinismo, corruzione, alcol, ambizione, droga e amori tormentati. Il detective rientra dopo anni passati ad Hong Kong per scagionare Oleg, tossicodipendente che aveva cresciuto come un figlio in carcere. Questo testo è un continuo di pensieri ossessivi dentro la mente, di dettagli minuziosi, di quartieri di spaccio di quella che è la droga più devastante dell’eroina, la violina.

Jo Nesbo conosce come incastrare la storia in una struttura di elementi che si allineano perfettamente tra loro, lo considero davvero uno degli autori di alto livello.

Gianpiero

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